testo: Gioia Perrone
Dopo una camminata negli isolati dai muri sporchi di questi dintorni
lontana da Castro e dai bagliori
ho preso un sole bianco in faccia
mesto e deciso, e anche innocente.
Poi tornata a casa ho ucciso la prima ape della stagione.
Senza rimedio di giallo e nero, inchiodata al segnale delle nature mozze inchiodata ad antiche patologie da ronzio.
Questo gesto misurato, di annientamento, mi gonfierà ancora e ancora
figlierà quelle inquietudini che vengono la sera
sul destino, sul sole silenzioso, sul peso del corpo,
sul calco dimenticato non già del verde e del suo bisogno,
ma del popolo naturale.
15 marzo 2013 alle 12:59 |
Grazie Gioia, mi fa piacere che hai messo la mia foto insieme con la tua bella poesia.
Ciao, Julia
16 marzo 2013 alle 05:55 |
Grazie a te, è un onore, ho molto molto apprezzato le tue immagini :-) scrivimi anche su gioietta_846@yahoo.it
a presto!